diritto civile

Hai deciso di mettere in vendita la tua casa e cosa scopri? Scopri che il tuo immobile non è  commerciabile, ovvero che non può essere venduto!

Com’ è possibile? È possibile perché la tua casa è priva del necessario certificato di abitabilità/agibilità e, quindi, è  assolutamente privo delle caratteristiche funzionali necessarie a soddisfare i bisogni dell’acquirente o abbia difetti che lo rendano inservibile o non è idoneo ad assolvere alla funzione naturale od a quella assunta come essenziale dalle parti.

Come uscirne?

La soluzione è semplice: basta chiedere al proprio venditore la risoluzione del contratto di compravendita immobiliare. In pratica, significa restituire la casa al venditore che, a sua volta, dovrà  restituire il prezzo di acquisto versato a suo tempo, oltre a riconoscere il risarcimento del danno che ben potrebbe esser costituito, ad esempio, dalle eventuali spese di mutuo o di trasloco.

Non tutti i mali, però,  vengono per nuocere!

Se immaginavate infatti di mettere in vendita la casa, con la risoluzione del contratto, Vi mettereste al riparo dal rischio di non trovare un acquirente, oltre che dalla perdita di valore degli immobili negli ultimi anni.

Attenzione: controllate le date del rogito perché la risoluzione contrattuale può essere richiesta entro 10 anni dalla stipula dell’atto pubblico.

 

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