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Vi siete mai chiesti che valore hanno i messaggi Whatsapp?

Vediamo qual è l’orientamento della giurisprudenza più recente.

Ebbene, la Cassazione ha confermato che i messaggi su WhatsApp possono essere usati come prova legale in tribunale, come evidenziato dalla sentenza numero 12633 del 27 marzo 2024.

Le chat WhatsApp hanno infatti pieno valore processuale se presentate in tribunale dalla parte offesa.

Quanto alla modalità di presentazione dei messaggi in giudizio, la giurisprudenza è diventata più flessibile nel tempo: se in passato si richiedeva l’acquisizione del cellulare per perizie, ora è sufficiente uno screenshot del messaggio o il contenuto della conversazione registrata.

Questi elementi sono considerati documenti ex articolo 234 del Codice di procedura penale. Inoltre, la Cassazione sottolinea che le conversazioni possono costituire prova di reati come minacce, molestie, stalking, e che il tono aspro e violento delle chat non attenua la gravità delle azioni compiute, potendo radicare tali comportamenti una sudditanza psicologica nella vittima, rendendola incapace di agire liberamente.

Attenzione dunque a cosa si scrive nelle chat!

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