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Chi vive o lavora a Torino si sarà sicuramente avveduto delle piste ciclabili che, da piazza Baldissera, attraversano corso Regina Margherita e poi p.zza Statuto dove, a novembre,  sono stati posizionati dei cordoli per delimitare la pista.

Sicuramente un’iniziativa apprezzabile che tuttavia lascia molti automobilisti perplessi sulla sicurezza, soprattutto in prossimità delle svolte per corso Regina Margherita, per via Cibrario, via San Donato e corso Francia.

Ogni volta che si deve svoltare su queste vie, si dovrà necessariamente passare oltre la pista e, visto che bisogna farlo curvando, con tutti gli angoli morti che ha la visuale in auto, la manovra risulta estremamente pericolosa.

Non si tratta di un pericolo astratto, ma concreto.

Le richieste di risarcimento avanzate dal nostro studio nell’interesse di automobilisti e di ciclisti ne sono la conferma.

Si consideri inoltre che, in caso di incidente stradale tra automobile e bici, non sempre il ciclista ha ragione.

Laddove, infatti si ravvisino dubbi circa la dinamica dell’incidente o sul rispetto delle norme da parte del ciclista si applica il principio del concorso di colpa previsto dall’art. 2054 del codice civile. L’art. 2054 c.c. co. 2 dispone che “Nel caso di scontro tra veicoli si presume, fino a prova contraria, che ciascuno dei conducenti abbia concorso ugualmente a produrre il danno subito dai singoli veicoli.”

Ciò importa che anche il ciclista, come l’automobilista, per ottenere il totale risarcimento dei danni subiti dovrà superare la presunzione di colpa dimostrando anche di aver tenuto una condotta conforme alle regole del codice della strada; in caso contrario spetterà solo un parziale risarcimento ridotto al 50% e sempre che dimostri il fatto, la caduta ed il danno.

In caso di incidente, dunque, meglio evitare il fai da te e rivolgersi ad uno studio legale di fiducia per procedere con la richiesta di risarcimento dei danni subiti

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