altre materiediritto civilediritto penalePivacy e Protezione dati.Privacy e Protezione dei dati

Quante bellissime foto di altrettanti bellissimi bambini sui social.

Fa piacere pubblicarle e fa piacere vederle perché l’immagine di un bambino ci trasmette sempre tanta gioia.

In un mondo ideale, però. Perché nel nostro mondo «l’inserimento di foto di minori sui social network costituisce comportamento potenzialmente pregiudizievole per essi – scrive nella sua sentenza un giudice del Tribunale di Modena– in quanto ciò determina la diffusione delle immagini fra un numero indeterminato di persone, conosciute e non, le quali possono essere malintenzionate e avvicinarsi ai bambini».

Qual è, in concreto, il pericolo? Il pericolo è anche che qualcuno «con procedimenti di fotomontaggio ne tragga materiale pedopornografico» da far circolare in rete.

Non è tuttavia vietato pubblicare foto di bambini on line. Tuttavia, per poter far ciò, è necessario ottenere il consenso di entrambi i genitori.

Cosa succede se dovesse mancare il consenso di uno dei genitori? In tal caso, su espresso ricorso giudiziario d’urgenza, il giudice potrebbe certamente ordinare la rimozione delle foto già postate, ribadendo il divieto di pubblicarne di nuove.

Non si trascuri, infine, la possibilità per il minore, una volta divenuto maggiorenne, che agisca contro i genitori per ottenere il risarcimento del danno patito in seguito alla diffusione in rete della sua immagine, perché è già successo anche questo.

Lascia un commento