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Chissà se vi è già capitato ma, soprattutto quest’anno, pare essere piuttosto diffusa la cattiva creanza (se così vogliamo chiamarla) di annullare all’ultimo minuto il volo programmato.

Siete in coda per potervi imbarcare per un importante appuntamento di lavoro oppure per la tanto desiderata vacanza quando, inaspettatamente sentite annunciare la cancellazione del volo.

Che fare, a parte arrabbiarsi?

Innanzitutto tutto, conviene conoscere i propri diritti per poter agire di conseguenza e limitare, per quanto possibile, i danni.

In caso di volo cancellato, la legge prevede infatti che il passeggero possa scegliere tra queste opzioni:

  1. rimborso del prezzo del biglietto;
  2. imbarco su un volo alternativo quanto prima possibile;
  3. imbarco su un volo alternativo in una data di preferenza del passeggero.

Quest’ultimo  ha, inoltre, diritto all’assistenza, ovvero  ai pasti e alle bevande,  ma non solo, anche alla sistemazione in albergo, al trasferimento dall’aeroporto al luogo di sistemazione e viceversa. Ed ancora, la compagnia deve mettere a disposizione la possibilità di effettuare due chiamate telefoniche o messaggi via telex, fax o posta elettronica.

In alcuni casi si potrebbe richiedere altresì un risarcimento del danno di:

  • 250 euro per le tratte pari o inferiori a 1.500 chilometri;
  • 400 euro per le tratte intracomunitarie superiori a 1.500 chilometri e per tutte le altre comprese tra 1.500 e 3.500 chilometri;
  • 600 euro per tutte le altre tratte.

Il tutto, salvo che la cancellazione del volo sia stata causata da circostanze eccezionali: come un attentato terroristico, uno sciopero non annunciato, un allarme per la sicurezza e che non sia stato offerto un volo alternativo.

Bene, dunque!

Ora che conoscete tutto sui vostri diritti (o quasi), Vi possiamo augurare buone vacanze!!

 

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