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Se abbiamo la possibilità di guidare una Ferrari, non significa che possiamo correre in città a 230 Km/h!

Allo stesso modo, quel che permettono le nuove tecnologie non è detto che sia sempre permesso dalla legge.

Nemmeno ci deve ingannare la condotta dei più, perché non è vero che se lo fa la maggioranza delle persone allora è consentito.

Chi, tra di noi, non hai mai fatto uno screenshot e lo ha inviato ad un amico?

Chi, tuttavia, si è mai posto il problema dell’antigiuridicità di questo gesto apparentemente innocuo?

In pochi forse sanno che pubblicare conversazioni private, anche sotto forma di screenshot, registrazioni telefoniche o messaggi vocali, può essere reato.

La corrispondenza è privata e la legge ne stabilisce la sua inviolabilità.

Ciò, non si riferisce alla sola corrispondenza tradizionale (le lettere imbustate, per intenderci), ma anche ai moderni mezzi elettronici come le chat, le email, gli sms, le registrazioni e i vocali…

In proposito, si segnala l’esistenza di un nuovo reato, quello di «diffusione di riprese e registrazioni di comunicazioni fraudolente» che  stabilisce come pubblicare o diffondere conversazioni, incontri privati, registrazioni telefoniche o telematiche costituisca un reato punibile sino a 4 anni di carcere!

Non spaventiamoci troppo, però! Perché il fatto non è considerato sempre reato, ma solo a condizione che il fine di chi agisce sia quello di recare danno all’altrui reputazione o immagine.

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